domenica 19 aprile 2009

QUESTO E' IL CALCIO

Questo è il calcio lor signori, questo è il gioco più bello del mondo. Qui potete ammirare i migliori calciatori sulla piazza, venite gente venite. Ammirate questi protagonisti instancabili, guerrieri del prato verde.Venite, continuate ad esultare, continuate a restare impassibili e a fare finta di niente. Questo era il mondo che dava speranze ai ragazzi nei loro sogni adolescenziali. Questo era il mondo di noi ragazzi di periferia che ci sentivamo ricchi nei gol fatti nelle porte di giubbotti nelle partite giocate per strada che non finivano mai. Siamo cresciuti e siamo diventati ultras perché non ci piaceva fare i Bearzot seduti e allora suonavamo i nostri tamburi e allungavamo i nostri striscioni. Era la nostra passione. Poi ci hanno tolto questo perché hanno voluto farci credere che gli strumenti del nostro tifo fossero il “marcio” del gioco del calcio. E allora sono iniziate nei governi che si sono succeduti ed avvicendati le crociate anti ultras. Poi in un giorno di aprile la terra ha tremato in questa nostra Italia a pochi giorni dalla santa Pasqua, ha tremato così forte da lasciare dietro di se il suo triste carico di distruzione, morte e desolazione.
Ha tremato così forte da metterci paura nelle scosse che hanno continuato ad esserci come una testimonianza presente e viva. Dodici di aprile, Pasqua, la più grande festa per il mondo Cristiano, abbiamo pensato che il mondo del calcio per onorare i bambini, gli uomini e le donne che sono cadute sotto il peso delle case che cedevano si sarebbe fermato anche in concomitanza della festività. Abbiamo pensato al dolore di migliaia di persone. Abbiamo pensato a tutto questo, poi ci siamo ricordati di essere ultras, di essere quelli che inquinano il gioco del calcio, quelli da debellare ad ogni costo e allora non avrebbe avuto senso fermare il calcio per una giornata. Perché fermare il business delle partite vendute sulle pay tv e su sky? Perché annullare tutte quelle scommesse che ruotano intorno al gioco più bello del mondo? Perché togliere i tornaconti a questi signori? Mica sono loro il cancro del calcio, siamo noi con le nostre bandiere e i nostri fumoni. Noi che usciamo sui quotidiani a titoli cubitali se ci scazzottiamo fuori gli stadi.
Noi che siamo da reprimere ad ogni costo e con leggi speciali. A voi giornalisti che scrivete dietro dettatura dei vostri padroni. A voi padroni di Società e di Leghe e Federazioni varie. A voi che sedete sugli scanni del Parlamento. A voi che il colore dei soldi è più forte della vostra stessa vergogna. A voi che avete continuato a giocare a correre ad esultare senza più una decenza.
A voi tutti il mio più grande sdegno.
Questo signori è il vostro calcio dettato dalle logiche di mercato e dalle quotazioni in borsa che avvelena e corrode coscienze e sentimenti. Resto ancora un ultras, non integrato e bandito dal vostro sistema con le vostre leggi e i vostri titoloni. Resto un ultras e oggi sono orgoglioso del mio mondo e del vostro non essere “accettato” perché la vergogna è solo la vostra, la macchina mangiasoldi del calcio deve continuare su morte e dolore.
GRAZIE A DIO IO NON SARO’ MAI COME VOI….
......PERCHE’ VOI NON SARETE MAI COME ME.
PABLO63


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